LittleSnobNewsletter#3 - Buonanotte fiorellino/ questa newsletter la dedico a te (e ai pigiami di seta)

“La notte rimuove l’abituale sensazione di una vita comunitaria; quando non brilla luce, né si ode più voce umana, chi ancora veglia prova un senso di solitudine, e si vede isolato e affidato a se stesso”
Ed è in quella solitudine che ognuno ha la possibilità di ritrovarsi. Con le gambe nude sotto le lenzuola e il collo, le spalle e la schiena non più occupati a reggere il peso del giorno. Sostenuti finalmente e non solo dalla nostra tempra fisica. Siamo liberi senza trucco alcuno né in faccia né sul cuore, senza nulla da dover tenere a fatica tra le mani troppo piene di tutto. Con il fatto e quello che ancora deve esser cominciato, ma non ora - domani perché ora è notte e non è dato pensare e tantomeno fare. Con le idee che a me le migliori vengono sempre senza troppa luce in quel silenzio supremo rotto dalla musica e dal rumore del passo troppo pesante dei vicini (di tutti i vicini). Con un maglione di cachemire grigio lungo sulle maniche e un po’ infeltrito dalla vita perché non siamo noi i soli a farlo/ infeltrirci quando non ci prendiamo abbastanza cura di ciò di cui siamo fatti. Con la franchezza che non si riserva nemmeno ai migliori amici se non una manciata di volte nella vita, troppo spudorata per essere sopportata. E’ forse quella la dimensione in cui siamo più simili a noi stessi, vulnerabili eppure autentici. Il momento che separa la veglia dal sonno. Quel limbo in cui ci ritroviamo, con le gambe nude sotto le lenzuola. Soli ma di quella solitudine bella, appagante, che nessuno dovrebbe temere. A cui si dovrebbe solo avere il coraggio di ambire.


Ormai diventato parte essenziale del guardaroba di una donna intelligente perché esiste forse qualcosa di più bello e femminile del pigiama da uomo su una donna per andare a dormire? E per uscire la mattina a comprare ancora sgualcita di sonno e di sogni il cornetto e i giornali e passare in tintoria a ritirare quel maglione lasciato lì tre mesi prima? E per andare a una cocktail dinner - su Zoom si intende - con le amiche di giovedì sera e trovarsi - operazione di strucco a parte - già pronte per infilarsi sotto le pezze?
Non credo o meglio forse esiste ed è la t-shirt bianca perfetta di cui però abbiamo già parlato quindi che pigiama sia.


Per la serie i consigli di styling è un pigiama e tale deve sembrare senza la velleità di camuffarlo o trasformarlo in altro. E’ come sempre l’attitude che conta - che deve essere quella che riserveremmo a un Valentino Couture, bandita ogni forma di timidezza o imbarazzo. Cosa ci sarà mai di strano ad uscire in pigiama non è dato saperlo. Quindi per il giorno il consiglio è una sneakers e un blazer e una sciarpa magistralmente annodata e l’aria trasandata ma chic da sabato mattina. Mentre per la sera sandalo alto - la pelle a vista vince quasi sempre - un blazer sulle spalle o un cappotto lungo (no mezze misure striminzite che la vita già lo è di suo) e se la serata lo permette e se l’unico tragitto da compiere è quello dal portone al taxi anche senza niente - e mini clutch svampita (quelle in cui io ci metto metà della roba salvo ficcare la restante metà nelle tasche del cappotto sperando che al guardaroba non vada perduto)

Elenco non esaustivo dei miei preferiti, in un importate mix&match che dovrebbe accontentare tutti.
- The Sleeper, un brand ucraino che da un paio di stagioni si è imposto nel mondo dello sleepwear da street. Ovvero dei pigiami con cui possiamo uscire a cena e non solo a fare colazione. Il mio preferito quello sizeless ovvero senza taglia nella variante rigata e il pantalone over con tanto di piume a ricordarci che overdress è bello
- Folkloore, un collettivo di pezzi provenienti da tutto il mondo (Mila, la fondatrice, non solo si occupa di selezionare il tutto ma anche che siano prodotti da artigiani locali con il rispetto delle tradizioni). I pigiami sono in cotone, e hanno anche le camicie da uomo, un po’ over per dormire, ma con stampe e fantasie femminili.
- LaDoubleJ, l'americana piu famosa di Milano non ha bisogno di presentazioni. Le sue sete dai colori brillanti Made in Como nemmeno. Io ne ho uno viola e arancio che ogni volta che indosso è un tripudio di complimenti e magnificenza che non vorrei toglierlo più.
- For Restless Sleeper della Francesca Ruffini, una delle donne più chic che abbia mai avuto modo di incontrare. Sete stampate con una predilezione per i motivi naturalistici con vestaglie e giacche da camera coordinate a completare il look. Da avere nell'armadio senza la paura che passi mai di moda.
- TelerieSpadari, un indirizzo immancabile a Milano. In via Spadari per l'appunto. Metri e metri di cotone - incredibile l'assortimento di fantasie Liberty - che aspettano solo di essere scelti. Modello rigorosamente da uomo, con i bottoni e il bordino a contrasto.
- Honna London, pigiami a strisce Made in London che secondo me ci puoi andare anche a Downtown Abbey in chiave moderna. Io ho ordinato quello a strisce larghe verde e panna! Attendo che arrivi in questi giorni.
- Angela, conosciuta perché ogni anno apre un piccolo temporary delizioso a Milano, in zona Solferino. E io ogni anni mi compro un paio di pigiami nuovi. Quest'anno animalier con fascia verde smeraldo. Chicchissimo.
- HoliHoli, brand francese senza fronzoli eppure con quella allure tipicamente Made in Paris. Che con un cappotto blu lungo e un paio di Birkenstock ci puoi andare a comprare anche la baguette da Princi.
- Zara, a volte e solo a volte che poi è la condizione essenziale del fast fashion e a patto che non siano troppo lucidi. Che di lucido ci deve essere solo il vostro zigomo scolpito (questo vale quasi per la totalità delle cose nel vostro armadio)






Come sempre qui un elenco assolutamente non esaustivo perché 36 anni di cui 18 passati davanti allo specchio a provare creme saranno serviti a qualcosa dei miei prodotti preferiti da notte: dallo spray alla lavanda da spruzzare sul cuscino alle capsule di bellezza che tutto possono, passando per l’idratazione delle mani. Buona lettura e ricordatevi; a letto senza esservi struccate solo se avete quindici anni e non volete svegliare i genitori.

Ho sempre amato ascoltare la musica, la sera a letto. Da quando studentessa universitaria mi mettevo pancia sotto con il libro a finire di evidenziare e ripetere. Mi ha sempre rilassato e conciliato il sonno - a me, talmente sveglia da sempre che i miei genitori non hanno di me bambina ricordi in cui non lo fossi. E mi ha sempre aiutato con l'ordine mentale, sempre a me che vado a letto portandomi dietro il computer e i libri – quelli che vorrei leggere e quelli che avrei voluto scrivere e quelli che forse scriverò – i giornali da sfogliare e i film da vedere e i telecomandi e la tisana e magari anche due biscotti o l’intero pacco di Pan di Stelle. E la musica, - ah la musica. Come questa piccola playlist che vi lascio in prestito, con l'augurio che vi faccia - non venire sonno - ma sognare, quello sì.